Firenze dall’alto, allargare lo sguardo alla ricerca di visioni alte e altre

Crediamo fortemente nel potere trasformativo dei luoghi e della bellezza sulle persone, per questo organizziamo per il terzo anno Firenze dall’alto, il progetto strategico dell’Estate Fiorentina che – dopo il successo delle edizioni precedenti – prosegue il percorso di narrazione di altri punti di vista da luoghi incredibili della nostra città. 

È l’occasione per rinnovare ancora una volta la nostra attenzione nei confronti di Firenze, aprendo al pubblico alcuni dei luoghi più suggestivi e affascinanti della città e riempiendoli di cultura, ispirazione e contenuti. Il programma di eventi è stato pensato per stimolare il pubblico con visioni alte e altre, coinvolgendo personalità fiorentine e non per dare un giusto mix di suggestioni da insider ed outsider. 

È un’occasione unica per osservare Firenze al tramonto, ai piedi dei tetti e da prospettive inedite, in un’esperienza trasformativa dove il potere dei luoghi, della bellezza e dell’ascolto elevano il pensiero oltre i confini quotidiani.

Guardare Firenze dall’alto, come ci chiede questo Festival inserito tra i progetti strategici dell’Estate Fiorentina, vuol dire aprire occhi e cuore a punti di vista inediti che ci fanno scoprire una città diversa, fatta di colline, tetti, lo scorrere lento dell’Arno, lontani dal brulicare quotidiano: uno sguardo dunque carico di rinnovato stupore capace di farci amare ancora di più la nostra città” – dichiara il sindaco e assessore alla cultura del Comune di Firenze Dario Nardella.

Dal 30 giugno al 22 settembre vi aspettiamo quindi per 10 imperdibili appuntamenti: tra gli ospiti Umberto Galimberti, Rachele Bastreghi, Pierpaolo Capovilla, Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli e La Nuova Pippolese.  

Per scoprire il programma completo potete seguire le pagine social Facebook e Instagram.

Firenze dall’alto rientra fra le quindici grandi rassegne e Festival dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze ed è organizzato da LAMA Impresa Sociale in collaborazione con La Scena Muta e Cooperativa Archeologia.


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