Future DiverCities – strategie ecologiche nella rigenerazione culturale urbana

Da poco è iniziato il percorso di Future DiverCities, un nuovo progetto finanziato dal programma Creative Europe della Commissione Europea, di cui LAMA è partner. 

Future Divercities mira a coinvolgere organizzazioni del settore artistico e culturale nell’immaginare processi di rigenerazione a base culturale dei vuoti urbani

13 partner europei, guidati dal capofila La Friche La Belle de Mai di Marsiglia, per 4 anni lavoreranno simultaneamente nelle città di Berlino, Zagabria, Spalato, Kuopio, Marsiglia, Firenze, oltre che in tre capitali europee della cultura: Timişoara, Elefsina (2023) e Liepaja (2027) nel ripensare gli spazi urbani attraverso interventi artistici e culturali, adottando una prospettiva ecologica: natura, cittadini, strutture e infrastrutture urbane come parte di un unico sistema in grado di favorire la sostenibilità ambientale delle città. I metodi e il linguaggio dell’arte sono centrali in Future Divercities: attraverso la produzione artistica si punta a sensibilizzare, coinvolgere e connettere i cittadini, le associazioni e le pubbliche amministrazioni nel ripensare gli spazi in disuso, affinchè vengano riabilitati e riconosciuti come beni comuni.

Perché Future DiverCities?

Future DiverCities nasce dall’esigenza di ripensare i percorsi di rigenerazione a base culturale partendo dagli spazi esistenti e “dimenticati” delle città e delle aree periurbane. L’intento è quello di creare fratture generative di produzione di cultura e arte che scardinino lo spazio urbano con l’intento di guardare in modo nuovo i vuoti urbani, come spazi che possono offrire opportunità di partecipazione ed inclusione della cittadinanza, arginando i processi di  gentrificazione, diventando luoghi dove la sperimentazione artistica fa da stimolo alla sperimentazione urbana, ovvero al modo in cui usiamo e pensiamo le città. 

Il progetto affronterà temi e sfide chiave delle città contemporanee: la gestione dei beni comuni e degli spazi pubblici, la promozione della biodiversità e di un rinnovato rapporto tra persone e natura nei contesti urbani, il riutilizzo dei vuoti urbani basato su un approccio inclusivo e partecipativo, catalizzato dalle possibilità offerte da interventi culturali ed artistici.

Cosa proponiamo?

In ognuna delle 8 città pilota il progetto sperimenta nuovi tipi di interventi culturali, con l’obiettivo di promuovere il valore ecologico degli spazi vuoti urbani, andando oltre la sola sensibilizzazione e attivando dinamiche di partecipazione ed appropriazione da parte della cittadinanza. Il progetto riunirà coalizioni locali di cittadini, artisti, autorità locali, abitanti della zona e potenziali utilizzatori degli spazi interessati dagli interventi del progetto.

Il progetto è anche l’occasione per attivare uno spazio di autoriflessione sul ruolo dell’arte nella rigenerazione urbana. I progetti sviluppati localmente saranno infatti dei banchi di prova per percorsi di ricerca-azione finalizzati a sviluppare metodi per qualificare l’impatto sociale ed ecologico degli interventi creativi e culturali nello spazio urbano, sistematizzando strategie, strumenti e approcci adottati nelle 8 città interessate. 

Parte del cambiamento indotto dal progetto interesserà i suoi stessi partecipanti e promotori: non solo le 13 organizzazioni partner del progetto, ma anche le reti locali che assieme a loro concepiscono e sperimentano la produzione culturale: le organizzazioni saranno infatti coinvolte in un percorso di formazione sui temi dell’ecologia urbana, dei beni comuni, dell’impermanenza degli spazi e delle funzioni nelle aree urbane.

Cosa fa LAMA?

LAMA ha un duplice ruolo nel progetto, facilitando lo scambio tra le 8 città di metodi e strumenti di intelligenza collettiva, che rendano possibile lo sviluppo di un approccio comune tra contesti così diversi, e sviluppando direttamente un intervento a Firenze, con l’intento di lavorare su aree e spazi verdi, progettando occasioni di fruizione e riappropriazione di questi luoghi da parte della cittadinanza, rendendo possibili attività di coinvolgimento e attivazione degli spazi attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea.

Maggiori informazioni sul partenariato

I partner coinvolti sono La Friche come coordinatore e Seconde Nature di Marsiglia (FR), ANTI Festival di Kuopio (FI), KONTEJNER di Zagabria e Spalato (HR), LAMA Impresa Sociale di Firenze (IT), Public Art Lab di Berlino (DE), BIOS e European Creative Hubs Network-ECHN di Atene (GR), il “Dipartimento Cultura” del Comune di Liepaja (LV) e PLAI di Timişoara (RO). Il progetto beneficia anche dell’esperienza di INNOCAMP PL dalla Polonia (Ashoka network), LAMA Impresa Sociale, Savonia University dalla Finlandia e Trajna dalla Slovenia (Krater project).

Prossimi passi

È possibile seguire lo sviluppo del progetto sul sito web dedicato. Durante il primo anno (2023) La Friche svilupperà uno strumento e un protocollo di mappatura per i territori, che tenga conto non solo degli attori da coinvolgere, ma anche degli spazi interessati dai processi artistici che saranno sviluppati all’interno del progetto. Nel 2023 numerosi incontri e discussioni con gli utenti e gli abitanti sul potenziale creativo e le possibilità degli spazi interessati. Per aggiornamenti sulle nostre prossime azioni, puoi seguire Future DiverCities su Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter e Vimeo.

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