Urbanistica di genere: collabora al decalogo

La città delle donne | 10 azioni per includere: un documento collaborativo per cambiare il modo in cui pianifichiamo le città. 

Le città sono sempre state progettate da uomini in giacca e cravatta pensando ad un target idealtipico di cittadino/city user che non corrisponde per nulla alle persone reali e alla variegata natura dei bisogni di cui sono portatrici nella loro diversità biografica e geografica. Inoltre, a questa incapacità di risposta, si sottende una visione patriarcale della società che si riflette in una visione patriarcale dello spazio pubblico. Per tradizione, d’altronde, lo spazio pubblico è sempre stato dominato dagli uomini, mentre la sfera privata è sempre stata associata alle donne. Molte delle tendenze passate e presenti nella pianificazione urbana riflettono dunque la prospettiva maschile sul ruolo della donna come caregiver.

Lo spazio pubblico non è mai stato neutro, ma è solo verso la fine degli anni ’80 che la ricerca urbanistica da una prospettiva di genere inizia a suscitare interesse, quando prende sempre più corpo l’idea che la pianificazione spaziale possa riprodurre disuguaglianze sociali e stereotipi.

Nel 2021 questo approccio ha ancora bisogno di essere sostenuto e divulgato ed è per questa ragione che a Firenze – dopo aver condotto nel 2020 una campagna di ascolto della città ed aver rilevato bisogni specifici di diverse categorie di cittadine/i  – in occasione del Festival L’eredità delle donne, insieme all’Assessorato all’Urbanistica di Firenze, abbiamo voluto promuovere l’ incontro “La città delle donne | Piani per una progettazione urbana inclusiva”, con Eva Kail, gender urban planner del Comune di Vienna; Cecilia Del Re, Ass.ra all’urbanistica del Comune di Firenze; Valentina Orioli, Ass.ra alla mobilità e allo spazio pubblico del Comune di Bologna; Silvia Viviani, Ass.ra all’urbanistica del Comune di Livorno; Florencia Andreola, architetta co-autrice dell’Atlante di Genere di Milano e la nostra Francesca Mazzocchi, in rappresentanza anche di Audis come membro del direttivo.

L’eredità di questo incontro è stata “La città delle donne | 10 azioni per includere”  un documento aperto, da commentare ed emendare, con il quale avviare un percorso di condivisione e diffusione dei principi dell’urbanistica di genere.

Amministratrici e amministratori, professionisti e professioniste, sono invitati a commentare il file in modalità aperta, lasciando il proprio indirizzo email nello stesso commento.
Alla fine delle revisioni il documento sarà ricondiviso con tutt* quell* che vi hanno contribuito, per una firma simbolica quale impegno ad intraprendere tali azioni nel proprio ambito di riferimento. 

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