Volontariato di competenza, un’esperienza di impatto

“Appagante, interessante, entusiasmante, un’occasione di crescita, un’esperienza di senso e professionalizzante”, questo uno tra i commenti rilasciati dai partecipanti al percorso di volontariato aziendale E-Lab promosso da Fondazione Snam in collaborazione con LAMA Impresa Sociale, che negli ultimi due anni ha coinvolto oltre 90 lavoratori di Snam e 30 enti del terzo settore in qualità di beneficiari, in oltre 2000 ore di volontariato.

Il progetto “E-Lab” nasce dall’esperienza di LAMA nel settore della consulenza per l’innovazione sociale: unisce l’organizzazione di un processo strutturato tipico dei percorsi di accelerazione e incubazione, con la qualità «custom» dei processi di temporary management e sparring partnership.

E’ un percorso online di volontariato di competenza che coinvolge lavoratori volontari di Snam, cooperative ed Enti del Terzo Settore su tutto il territorio nazionale, con lo scopo di creare momenti di condivisione dedicati al miglioramento dell’impatto sociale dei sistemi economici e del lavoro, rivolgendosi proprio a quelle organizzazioni che mettono al centro della propria azione la capacità di influenzare il cambiamento sociale positivo.

E-Lab realizza questa ambizione attraverso attività di empowerment e laboratoriali, supportando il rafforzamento organizzativo di realtà non-profit e la loro capacità di generare impatto, attraverso un percorso che si basa sulla collaborazione e lo scambio su 4 aree di intervento:  1) Business Planning e Gestione amministrativa e finanziaria; 2) Comunicazione e Area Commerciale; 3) Programmazione e Project Management; 4) Gestione delle risorse umane, strutturazione organizzativa (formazione aziendale, sistemi di governance, definizioni di ruoli e funzioni).

LAMA si è occupata del design e della gestione del progetto, della comunicazione interna e del community management, nonché di monitorare con indicatori qualitativi e quantitativi i risultati di progetto, in termini di soddisfazione dei partecipanti ed efficacia del programma.

Il volontariato di competenza è una formula che ha cominciato a diffondersi negli Stati Uniti negli anni Novanta, per poi approdare anche in Europa e in Italia dove è stata inserita, a partire dal 1998, una disposizione ad hoc all’art. 100 del TUIR consentendo alle imprese di dedurre, entro certi limiti, il costo dei lavoratori dipendenti destinati alla produzione di servizi a favore delle Onlus. Con la Riforma del Terzo settore, inoltre, il ventaglio degli enti coinvolti si estende a qualsiasi tipologia di ente del Terzo settore (ETS) purché di natura non commerciale. 

Con il volontariato di competenza, da un lato si genera valore per il sostegno degli enti del terzo settore superando le tradizionali forme di apporto verso il non-profit caratterizzate da erogazioni in denaro o sponsorizzazioni; dall’altro si lavora fuori dalle logiche di iniziative progettuali da svilupparsi ad hoc entro il programma, ma piuttosto, ci si focalizza sul rafforzamento della struttura aziendale, affinché sia poi in grado di permettere l’innesto di progetti innovativi e sperimentali. 

Con il volontariato di competenza entra nel nostro sistema un metodo innovativo che consente alle imprese non solo di perseguire un fine lucrativo sul mercato ma allo stesso tempo di contemperarlo con quello legato agli interessi collettivi. Un riconoscimento non solo formale, non solo reputazionale, ma anche fiscale, che vuole sostenere una visione circolare del sistema economico nel rapporto tra i diversi settori e contesti operativi tra mercato e attività di interesse generale e che vede l’impresa as usual come un organismo che può dialogare con il sistema e incide sullo sviluppo della comunità e del welfare.

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