In che modo far sì che le idee delle persone, degli imprenditori, dei professionisti, dei ricercatori universitari, possano svilupparsi e avere ricadute sul territorio?
OpenMaker, progetto europeo (Horizon 2020) che ha visto il coinvolgimento di quattro Paesi partner (Italia, Spagna, Regno Unito, Slovacchia) e ha promosso l’organizzazione di oltre 100 eventi di networking e matching tra imprenditori, makers e artigiani digitali, molti dei quali si sono svolti ad Impact Hub Firenze, partiva da questa considerazione: l’innovazione non si produce in una caverna, stando chiusi ognuno nel proprio spazio ma, al contrario, nasce esplorando e conoscendo cose anche molto diverse da sé.
Come soggetto capofila di OpenMaker, LAMA ha svolto la funzione di piattaforma per l’accelerazione di contenuti e idee sulla manifattura di domani. Impact Hub Firenze è stato lo spazio dove artigiani tradizionali, titolari di manifatture artigiane (lavorazione del vetro, del legno, della carta, della lana) si sono incontrati con i makers e altri esperti di applicazioni digitali per capire quali potevano essere le innovazioni di processo, prodotto, e servizi da applicare alla propria offerta.
Da questo incontro, sono nati 6 team (imprenditore/maker) che hanno potuto sviluppare il proprio prototipo grazie ad un finanziamento di 20.000 euro ciascuno (per un totale di 21 idee vincitrici e 420.000 euro erogati in Europa).
I 6 TEAM ITALIANI E I LORO PROTOTIPI
- Un nuovo filato ricavato dalla lana “grezza” toscana (quella delle pecore allevate per il latte o per la carne) che finora non veniva sfruttata ma anzi smaltita come rifiuto tossico;
- Un robot educativo che si comporta come un piccolo animale domestico, anziché come una macchina, e che dunque può essere addestrato dai bambini;
- Un trituratore domestico per la plastica con cui produrre direttamente a casa il filamento utile alla stampa 3d;
- Modelli di protesi provvisorie in cartone (da inviare nelle zone di guerra o ovunque servano dispositivi sanitari temporanei);
- Un sistema rinnovato e digitalizzato per la produzione di modelli (stampi) 3D utili agli artigiani del cristallo per creare nuovi oggetti personalizzati richiesti dal mercato;
- Un nuovo processo robotico da applicare all’industria tessile per l’intreccio tridimensionale dei materiali.